Salta al contenuto

Descrizione

Secondo la tradizione, il mulino è stato costruito nel 1234, otto anni dopo la fondazione di Castelfranco. Mancando ai cittadini di Castelfranco l’acqua per provvedere alla macina del grano, nello stesso anno per volere del Senato di Bologna fu ordinata l’escavazione di un canale che conducesse l’acqua necessaria a far funzionare il mulino (da Prato dei Monti a Castelfranco): esso fu chiamato il Canale del mulino. Del mulino, con la precisa localizzazione attuale, vi sono varie testimonianze in molte mappe e disegni dell’Archivio di Stato di Modena e Bologna. Nei catasti del Settecento e Ottocento il mulino presenta la configurazione attuale con l’eccezione del lato ovest dove si trovava un portico attualmente chiuso. Nel 1500 il mulino risultava di proprietà Pinj, nelle carte del '600 si trova spesso citato come “Molino Mafari” e nel 1749 risulta, da un documento di archivio, di proprietà della Contessa Moreni. Passa poi alla famiglia Pallotti, alla famiglia Gaiani e nel 1919, fino alla fine dell’attività, il mulino appartiene ad Aldo Forlani. L’interno del mulino risulta essere ancora ben conservato: intatte sono le macine in pietra, le strutture in legno, gli utensili e gli strumenti da lavoro. Caratteristica importante dell’edificio, per il valore storico e artistico rappresentato, è la presenza, nelle stanze superiori, di affreschi alle pareti e ai soffitti del decoratore e scultore liberty Silverio Montaguti.

Modalità di accesso

Proprietà privata.

Indirizzo

Mulino Forlani

Via Circondaria Sud 201, 203, 205 - Castelfranco Emilia (MO)
41013 - Italia

Contatti

Ultimo aggiornamento: 26-02-2025, 11:00