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Il Comune di Castelfranco Emilia, dando seguito all’approvazione di alcuni mesi fa da parte del Consiglio comunale del Regolamento sulla riscossione coattiva, ha completato il percorso di reinternalizzazione con la gestione diretta della stessa, rispetto al precedente affidamento dei carichi ad AdeR, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione; da inizio giugno il Servizio entrate del Comune è completamente operativo ed ha già attivato procedure per recuperare oltre un milione di euro non versati da cittadini e contribuenti. In totale sono stati infatti inviati 1.235 atti, tra ingiunzioni, intimazioni e solleciti. Nello specifico, sono da recuperare 515.499 euro attraverso 862 ingiunzioni di pagamento, che riguardano multe stradali emesse nel 2023 dalla Polizia Locale e mai pagate. Questi importi includono anche interessi e sanzioni aggiuntive per il mancato versamento. Sempre nel 2023, il totale delle multe elevate era di oltre un milione di euro: di questa somma, poco più della metà – circa il 55% – è stata pagata spontaneamente, mentre il restante 45% è finito in riscossione forzata. Oltre alle multe, sono da recuperare l’IMU non versata, per un totale di 421.296 euro, la TASI, per 3.561 euro, e somme riguardanti i servizi scolastici, per un totale di 123.780 euro.

«Chi non paga non danneggia solo l’Amministrazione comunale, ma l’intera comunità – ricorda il sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano – Ogni euro non versato è un euro in meno per scuole, strade, assistenza, servizi pubblici. Recuperare queste somme non è solo una scelta politica, ma un atto di responsabilità». Interviene anche Ugo Piacquadio, assessore al bilancio, che precisa come «il bilancio comunale deve chiudersi in pareggio. Se mancano cifre così alte, come in questo caso, diventa complicato farlo senza penalizzare i servizi. Recuperare questi importi è essenziale per mantenere in equilibrio i conti e continuare a finanziare scuole, manutenzioni, welfare e tutto ciò che serve alla città. Non stiamo parlando di numeri astratti, ma di risorse concrete che servono ogni giorno. La scelta di gestire direttamente la riscossione, se da un lato vuole perseguire l’obiettivo di avere degli strumenti efficaci ed efficienti per riscuotere le entrate, dall’altro vuole perseguire una crescente politica di “compliance”, ovvero di individuazione di strumenti che favoriscono la collaborazione e il rapporto diretto con i contribuenti e debitori dell’ente. Tradotto: si prevedere pertanto che, in situazioni di difficoltà economica, vi sia la possibilità di chiedere di rateizzare e dilazionare i propri debiti».

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Ultimo aggiornamento: 24-06-2025, 13:20