Percorsi sicuri - Comune di Castelfranco Emilia

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PERCORSI SICURI "CASA-SCUOLA"

PREMESSA E FINALITA'

Il progetto si inserisce nelle azioni previste dall'Amministrazione comunale nei "Piani per la salute" e più precisamente nel più ampio progetto "Sani stili di vita: alimentazione e movimento", più volte sollecitato anche dall'Azienda USL, nel quadro degli interventi di educazione alla salute (il progetto complessivo è in corso di definizione).
Il progetto si collega inoltre con la proposta di progetto sperimentale "Sicuri da casa a scuola" discussa e avanzata dal Consiglio dell'Istituto Comprensivo Guinizelli a inizio a.s. 2006/2007.

E' ormai acquisita la consapevolezza che le giovani generazioni possono svolgere un ruolo estramamente importante per la difesa dell'ambiente e per migliorare il nostro stile di comportamento nella mobilità quotidiana.
Nel corso degli ultimi 10 anni si è registrata una forte diminuzione del numero dei bambini che vanno a scuola a piedi o in bicicletta, nonostante essi apprezzerebbero la possibilità di poter usufruire di una libertà totale di movimento nel paese dove vivono.
E' ormai necessario iniziare a promuovere, con azioni continuative e diffuse, l'abitudine a nuovi comportamenti, adottando nel contempo misure per invertire questa tendenza anche nella nostra città, che, con l'attivazione della tangenziale dal novembre 2005, si trova in condizioni più favorevoli ad intraprendere questo percorso.
La finalità del progetto è quella di creare un ambiente rispettoso dei bambini, essendo questi i futuri custodi e responsabili dell'ambiente di domani, sensibilizzando nel contempo gli agenti del traffico verso una cultura della strada e della moderazione del traffico.
E' pensabile un modello di sviluppo urbano "bambini ammessi"? Quali diritti hanno i bambini, in materia di libertà di movimento e d'accesso a luoghi dove sviluppare una vita sociale, proprie conoscenze, benessere fisico e capacità di autonomia?
La Comunità Europea ha promosso varie iniziative in merito, così come tantissime città italiane hanno già sperimentato progetti di percorsi sicuri casa-scuola.
Ci rendiamo conto che il traffico e la struttura del nostro paese rendono difficile questo progetto, ma riteniamo sia importante realizzarlo, affinchè il paese stesso acquisti nel tempo un nuovo volto a misura di bambino.
E' possibile con un pò di buona volontà e di collaborazione, agevolare l'autonomia dei bambini con il percorso casa-scuola, che si trasformerebbe in un momento di salute e benessere, seguendo un percorso vigilato dalla Polizia Municipale, con le stesse modalità durante il corso dell'anno scolastico, poichè è fondamentale non "bloccare" le strade, per trasmettere alla cittadinanza che è possibile andare tutti i giorni a scuola a piedi o in bicicletta.

 

OBIETTIVI

La proposta si pone obiettivi a lungo termine, ma che riteniamo fondamentali per la creazione di nuove abitudini e sensibilità:

nei ragazzi

  • stimolare e sostenere l'autonomia dei ragazzi nel percorso quotidiano casa-scuola, già a partire da quelli frequentanti la 1^ classe della scuola media;

  • promuovere nei ragazzi l'attività fisica, intesa come abitudine al movimento nella vita quotidiana;

  • potenziare il senso dell'orientamento e sviluppare l'attenzione rispetto ai pericoli del traffico, in un ambiente sicuro, ma non totalmente protetto;

  • mettere in pratica le lezioni di educazione stradale nelle scuole;

  • scoprire quanto sia percorribile a piedi il proprio quartiere ed individuare i percorsi "privilegiati" per raggiungere la scuola;

  • aumentare il senso di appartenza al proprio luogo di vita, come città e comunità.

negli adulti

  • diminuire nei genitori la costante percezione di "allarme" nei confronti dell'ambiente in cui vivono;

  • indurre una riduzione delle esigenze di mobilità;

  • sensibilizzare gli insegnanti alla riflessione costante sui temi ambientali, considerando il ruolo culturale che la scuola può e deve assumere;

  • ridurre il traffico e l'inquinamento, dato dalla congestione del traffico e delle auto in sosta temporanea nelle ore di punta davanti alle scuole e ridurre i tempi degli spostamenti nei vari quartieri della città.

 

DESTINATARI

Il progetto di rivolge a destinatari diretti ed indiretti.

Destinatari diretti:

  • i bambini frequentanti la 1^ classe della scuola media Guinizelli;

  • genitori;

  • insegnanti.

Si può valutare l'ipotesi di promuovere il progetto anche presso l'Istituto Comprensivo Marconi.

 

ATTIVITA' DA REALIZZARE

Migliorare la possibilità di fruizione degli spazi urbani da parte dei bambini, comporta diversi interventi, strutturali e culturali e tappe di lavoro.

 

Interventi strutturali

Tra gli interventi strutturali di riorganizzazione urbana, peraltro già inseriti nel Piano Urbano del traffico, si prevedono:
- ampliamento delle piste ciclo-pedonali e loro collegamento ai luoghi di interesse prevalente (parchi e giardini, scuole, impianti sportivi);
- rallentatori di velocità;
- attraversamenti pedonali rialzati.

 

Individuazione zone di ritrovo

Per predisporre un percorso sicuro, che permetta ai genitori di accompagnare i propri figli in punti strategici dai quali gli stessi possano proseguire da soli a piedi oppure zone di ritrovo per chi viene in bicicletta, potranno essere utilizzate 3 o più zone, vicine alla scuola di Via Risorgimento individuati in base alla provenienza degli aderenti al progetto (es. parcheggio Le Cupole, P.zza Aldo Moro, ecc.).

 

Individuazione di percorsi

Sono quindi individuati percorsi "sicuri" in relazione a:
- opere strutturali già esistenti (es. piste ciclo pedonali);
- specifiche condizioni del traffico nelle singole zone;
- caratteristiche dei servizi di assistenza forniti dalla Polizia Municipale e/o da volontari.

 

Strumenti di informazione e promozione del progetto

- coinvolgimento delle istituzioni scolastiche interessate: docenti e famiglie;
- illustrazione dei percorsi agli alunni, durante l'attività scolastica, con la consegna di mappe tecniche, sia per i percorsi a piedi che in bicicletta, percorsi che saranno da perfezionare, durante le prime settimane di prova;
- realizzazione di strumenti in grado di dare visibilità al progetto: segnaletica con una grafica "simbolica" comprensibile e di impatto visivo per i ragazzi, manifesti del progetto per la cittadinanza, 2-3 pagine dedicate al notiziario comunale, ecc.;
- coinvolgimento dei titolari dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali del paese. Non possiamo ignorare che i luoghi di vita sono luoghi di relazioni, anche commerciali, soprattutto nel nostro paese dove la dimensione della "bottega" ancora resiste e dove i negozianti costituiscono parte viva del tessuto sociale. Si tratta allora di recuperare la loro disponibilità per offrire ai cittadini più piccoli punti di riferimento nel tracciato ideale dei "percorsi sicuri": la formula potrà essere quella, già sperimentata altrove, del "negozio amico", con l'offerta di servizi minimi, ma preziosi, quali l'uso del telefono o del bagno.

 

Monitoraggio del progetto

Saranno raccolti i dati relativi alle diverse fasi in cui si sviluppa il progetto dai referenti della scuola, dalle famiglie e dalla polizia municipale, variando i percorsi a seconda del grado di partecipazione e di soddisfazione dei beneficiari rispetto alle azioni intraprese.

 

SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO E METODOLOGIA

La metodologia che oggi ha dato i maggiori risultati in queste iniziative è stata quella della cosidetta "progettazione partecipata".
L'efficacia del progetto è fortemente condizionata da un lavoro di rete interistituzionale tra diversi soggetti:

  • Amministrazione comunale: assessorati Polizia Municipale, LL.PP, Pianificazione Territoriale ed Istituzione dei servizi educativi e scolastici;

  • Istituzioni scolastiche statali: docenti e rappresentanti dei genitori;

  • Consiglio comunale dei ragazzi;

  • Azienda USL;

  • Titolari dei pubblici esercizi ed esercizi commerciali del territorio e loro associazioni (ed. Centro Vivo);

  • Associazioni di volontariato.

Si prevede quindi la costituzione di un tavolo "tecnico-operativo" per la programmazione di contenuti, metodologie e tappe di lavoro.
Poichè l'iniziativa avrà carattere facoltativo, da parte delle famiglie, oltre che una durata sperimentale, con la presenza della polizia municipale e di eventuali volontari, presumibilmente nel mese di settembre/ottobre, saranno necessari momenti di incontro-confronto con le famiglie.
In questo caso saranno preziosi i rappresentanti dei genitori, che svolgeranno la funzione di stimolare ed organizzare la partecipazione attiva di altri genitori, oltre che dei bambini stessi al progetto.

 

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